Mon Tabou
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Poche persone sanno che il cantautorato italiano affonda le sue radici nella chanson française che, da Edith Piaf a Serge Gainsbourg, è stata l’espressione di generazioni ribelli. Lo chansonnier italiano Giangilberto Monti, che ha dedicato quasi trent’anni allo studio di queste origini e alla traduzione e interpretazione di canzoni francesi, ci accompagnerà in una ricerca musicale tra le vie di Parigi, raccontandoci storie e aneddoti a partire dalla sua vicenda personale.
La poetica del "ribaldo" Renaud - che utilizzava l'argot periferico dei ragazzi anni Ottanta - come gli amori disperati di Édith Piaf, le provocazioni poetiche di Serge Gainsbourg, le ballate ironiche di Boris Vian e Georges Brassens, si fondono con il ribellismo di cantautori italiani come Fabrizio De André, Gino Paoli, Bruno Lauzi e Luigi Tenco, quando omaggiavano i maudits del Novecento francese.
Il documentario intreccia il viaggio a Parigi di Giangilberto a interventi di personalità esperte o che hanno fatto parte del panorama musicale di quegli anni. Nel ricercare le origini di una cultura musicale italiana (forse) perduta, il protagonista incontrerà personaggi come Jean-Luc Stote, Françoise Canetti e lo stesso Renaud.
Giangilberto intraprende il suo viaggio per Parigi chiedendosi cosa voglia dire oggi essere ribelli. La fiamma che aveva animato intere generazioni italiane e francesi tra gli anni ‘50 e ‘70 è ancora accesa?
Team
Scritto da Sara Bianchi